IO MI RICORDO….. VIKING KRONOS, TANTO FENOMENO QUANTO RIMPIANTO

Con un nome ed una genealogia così non poteva che essere un crack, una volta mi è stato detto così da un anziano signore, ed in effetti aveva perfettamente ragione. Ed è proprio lui il protagonista di questo appuntamento con la rubrica Io Mi Ricordo.

Viking Kronos nasce negli Stati Uniti d’America, Pennsylvania, ebbene si, non nei prati padovani dell’allevamento di Antonio Carraretto, ma oltre oceano dove era stata portata la madre, Conch, per essere coperta dallo stallone vincitore di Hambletonian American Winner. La scelta di questo fantastico stallone è stata dettata dalla qualità infinita della fattrice, Conch infatti è una americana figlia di Bonefish e nel 1985 ha vinto le Hambletonian Oaks e nel 1989 ha dato i natali al campione King Conch, capace di trottare il miglio in 1’55’’1 vincendo oltre 600mila dollari.

Viking nasce nel 1995, da puledro cresce con qualche piccolo problemino, dei chip ai garretti che gli vengono rimossi e al momento dell’acquisto non in molti si fanno avanti. L’acquisto va in porto per mano di Hakan Wallner che contatta Lutfi Kolgjini ed insieme alle aste di settimo milanese comprano il cavallo per Michael Schroer, parte del puledro verrà poi acquisita da Fulvio Montipò:Terra Reggiana.

Viking viene portato in Svezia a domare e muove sin da subito i passi del possibile campione, a Maggio dei 2 anni, il trainer albanese nato nel Kosov, porta il suo puledro ad effettuare una prova pubblica a Malmoe, dove Viking Kronos sembra un cavallo di 4 anni, chiude il percorso in 2’03’’ ma Lufti è deluso dalla prova; i giornalisti sono sconvolti sia dalla prestazione di questo puledro sia dalla strana reazione del suo interprete, si scoprirà negli esami successivi che Viking aveva il catarro.

Lufti Kolgjini scende in Italia e qualifica Viking Kronos a San Siro e sceglie Montecatini per debuttare. Le stigmate del crack si vedono subito, vitoria in 1’16’’9 al debutto a Settembre vincendo di più di una retta, il secondo fermerà il cronometro sull’1’20’’0. Il figlio di American Winner infila vittorie a ripetizione, Gran Criterium e Premio Allevatori passano sul velluto. La stagione dei 2 anni termina con 6 vittorie su 6, quella dei 3, dopo lo svernamento in Svezia, inizia con un successo a Malmoe in 1’14’’6 sui 2000mt per poi tornare in Italia a dominare Giovanardi ed Elwood Medium, prima di una sconfitta, inflittagli da Vanitas Ac e Giancarlo Baldi nell’Etruria a Firenze.

Il 10 Luglio 1998 Viking incontra Varenne per la prima volta, non c’è storia Viking passa sul ‘Capitano’ ed in retta si isola con Kolgjini che sul palo farà il famoso sfottò a Minnucci, venendo a vincere il Nazionale di Milano.
Il campione torna allora in Svezia per siglare il record sulla breve in 1’12’’1 a Gavle nella eliminatoria dell’E3 Open Klass che vincerà 10 giorni più tardi ad Orebro.
Dopo 13 corse e 12 primi Viking si presenta al Derby di Roma contro il cresciuto Varenne, la storia la conosciamo tutti, Viking corre male, gli viene riscontrata una faringite ma soprattutto il ritorno del problema ad un garretto, la proprietà deciderà di ritirarlo in razza e di non rischiare l’intervento.

Viking Kronos, quindi, si ritira e dopo essere stato un campionissimo nella sua breve carriera, diventerà anche un razzatore fenomenale.

CARRIERA IN NUMERI:

CORSE DISPUTATE: 14
VITTORIE: 12
PIAZZAMENTI: 2
SOMME VINTE: 583.993€

Viking Kronos & Lufti Kolgjini in Italia per i colori della Terra Reggiana di Fulvio Montipò
Viking Kronos da Stallone
Viking Kronos & Lufti Kolgjini in Svezia nel 1997

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